Il matrimonio è un evento intriso di tradizioni e curiosità che variano da cultura a cultura e che si sono evolute nel tempo.
Molte delle tradizioni nuziali che ancora oggi osserviamo, affondano le loro radici in epoche lontane, talvolta legate a superstizioni, credenze religiose o pratiche sociali del tempo.
- L’abito bianco: non è sempre stato il colore tradizionale per la sposa. Divenne popolare solo nel XIX secolo, quando la regina Vittoria scelse di indossarne uno per il suo matrimonio, come simbolo di purezza e status. Prima di allora, le spose indossavano spesso abiti colorati, considerati più pratici e riutilizzabili.
- Il velo: il velo nuziale ha origini antiche e diverse interpretazioni. In alcune culture, serviva a proteggere la sposa dagli spiriti maligni, mentre in altre era simbolo di modestia e verginità. Ai nostri giorni è un accessorio elegante e romantico.
- Lo scambio degli anelli: usanza risalente all’antico Egitto, simboleggia l’unione eterna e l’impegno reciproco. L’anello, un cerchio infinito, simboleggia l’amore che non ha principio né fine. Tradizionalmente, si porta all’anulare sinistro perché si credeva che una vena (la “vena amoris”) lo collegasse direttamente al cuore.
- Il lancio del bouquet: divertente tradizione che ha diverse origini. Nel Medioevo gli invitati cercavano di strappare lembi dell’abito della sposa come portafortuna e la sposa iniziò a lanciare il bouquet per distrarli. Oggi, si crede che la nubile che afferra il bouquet sarà la prossima a sposarsi.
- I confetti: simboleggiano prosperità, fertilità e auguri di gioia. Il colore bianco è tradizionalmente associato al matrimonio.


Oltre alle tradizioni più comuni, esistono numerose curiosità e usanze nuziali uniche in diverse parti del mondo:
- Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu: questa filastrocca inglese racchiude quattro oggetti che la sposa dovrebbe indossare per portare fortuna. Il vecchio rappresenta il passato, il nuovo il futuro, il prestato il legame con le persone care e il blu la purezza e la fedeltà.
- Il divieto di vedersi prima del matrimonio: usanza, ancora molto sentita, ha radici superstiziose. Si credeva che portare sfortuna agli sposi se si fossero visti prima della cerimonia. Oggi, per molti, aggiunge un elemento di sorpresa ed emozione al momento dell’incontro all’altare.
- La serenata: In alcune culture, come in Italia, è tradizione che lo sposo o un gruppo di amici cantino una serenata sotto la finestra della sposa la sera prima del matrimonio come segno d’amore e attesa.
- Riti propiziatori per la fertilità: in diverse culture, esistono riti specifici per augurare fertilità alla nuova coppia, come spargere riso, rompere piatti o far sedere i bambini sulle ginocchia degli sposi.
- Matrimoni a tema e personalizzati: negli ultimi anni, si è diffusa la tendenza di organizzare matrimoni a tema, riflettendo gli interessi e le passioni degli sposi, rendendo la celebrazione ancora più unica e memorabile.
Oggi molte usanze vengono reinterpretate o adattate a gusti più contemporanei e ogni coppia, nel suo giorno speciale, contribuisce a mantenere vive le tradizioni, aggiungendo al contempo un tocco unico e personale a questa celebrazione millenaria.
LO SPOSO A DESTRA
L’usanza di posizionare lo sposo a destra durante la cerimonia nuziale ha radici storiche e simboliche.
Durante il Medioevo si credeva che la sposa potesse essere “rapita” da pretendenti rivali o da nemici e lo sposo, posizionato alla sua destra, poteva tenere la mano destra libera per difenderla in caso di necessità.
Anche in contesti meno battaglieri, la mano destra era spesso considerata la mano “attiva” e posizionare la sposa a sinistra permetteva allo sposo di fare gesti importanti durante la cerimonia, come scambiarsi gli anelli o stringere la mano del celebrante.
Stare a destra della sposa simboleggiava anche il ruolo dello sposo come protettore e leader all’interno del matrimonio.
Alcune interpretazioni più romantiche, ma meno accreditate, suggeriscono che la sposa stia a sinistra, vicino al cuore dello sposo.
Inoltre in passato, uomini e donne sedevano separati in chiesa, con gli uomini a destra e le donne a sinistra e questa disposizione si rifletteva anche nella posizione degli sposi all’altare.
È da notare che, secondo il galateo, la sposa entra in chiesa alla sinistra del padre (essendo ancora nubile). Al termine della cerimonia si posiziona alla destra dello sposo, affermando il suo nuovo ruolo di moglie e “mano destra” del marito.
Oggi che le usanze matrimoniali sono in evoluzione, e molte coppie moderne scelgono di personalizzare la loro cerimonia non seguendo rigidamente queste regole, la tradizione dello sposo a destra rimane ancora molto diffusa nella nostra cultura.

LE FEDI
L’anello dalla forma circolare simboleggia il circolo della vita e l’eternità. Non a caso rappresenta l’amore indissolubile che lega due persone.
La denominazione fede nunziale deriva dai latini: fides in latino significa appunto fede. Fides era inoltre anche la dea romana della lealtà e della fedeltà e i vostri stretti in nome di questa dea erano considerati i più inviolabili.
La scelta delle fedi da parte degli sposi è un momento unico e intimo, da vivere insieme.

IL LANCIO DEL RISO
ll lancio del riso è una delle tradizioni più amate dalle coppie di sposi e soprattutto dagli invitati.
Le origini di questa usanza potrebbero risalire a culture come quella cinese o quella greca. Una leggenda cinese racconta che in un tempo molto lontano una grave carestia colpì il paese e che il genio buono, vedendo le sofferenze dei contadini, sacrificò tutti i suoi denti, disperdendoli in una palude. L’acqua trasformò i denti in semi da cui germogliarono poi migliaia di piantine di riso.
Il significato simbolico del lancio del riso è legato all’augurio di una vita fertile, ricca di figli e benessere per la nuova coppia essendo il riso, in molte culture, considerato un cereale prezioso associato alla nascita di nuova vita e all’abbondanza.
Di solito, il lancio del riso avviene dopo la cerimonia nuziale, quando gli sposi escono dalla chiesa, dalla location in cui si è celebrato il rito civile o al termine di un rito simbolico.
Consigli e curiosità.
Solitamente, un paio di cucchiai di riso (circa 30 grammi) per invitato sono sufficienti ed fortemente consigliabile utilizzare un riso trattato per non macchiare gli abiti degli sposi. In commercio si trova riso specifico “antimacchia”, altrimenti sarà sufficiente lavare abbondantemente il riso prima di utilizzarlo.
In alcuni comuni il lancio del riso potrebbe essere proibito per problemi di pulizia o per evitare di attirare piccioni. In questi casi, o per una scelta più ecologica, si possono considerare alcune alternative come:
- petali di fiori, romantici e profumati;
- coriandoli, colorati e festosi ma meglio se biodegradabili;
- bolle di sapone che creano un effetto magico senza lasciare residui.
- foglie, un’alternativa naturale, soprattutto in matrimoni a tema più rustico;
- lanterne volanti o palloncini, che avranno un bell’effetto scenografico, ma sempre verificando le normative locali.
Alcune regioni hanno riti particolari come la Sardegna, dove esiste il rito de “sa gratzia” che consiste nella rottura di un piatto colmo di riso, grano, sale monete e petali come augurio di abbondanza.
In conclusione, il lancio del riso è un gesto semplice ma ricco di significato, un augurio di felicità e prosperità alla nuova coppia nel loro cammino insieme.

LE BOMBONIERE
Con termine “bomboniera” ci riferiamo a un ricordo offerto dagli ospiti di un’occasione speciale ai loro invitati. Sebbene spesso associate ai matrimoni, le bomboniere sono anche consuetudine per altri importanti eventi come: battesimi, prime comunioni, cresime, lauree, anniversari e compleanni significativi.
La tradizione ha radici che risalgono all’antica Roma, dove i novelli sposi offrivano agli invitati confetti o dolcetti ricoperti di miele. Il termine moderno “bomboniera” deriva dalla parola francese “bonbonnière”, che si riferiva originariamente a una piccola scatola contenente dolci: i “bonbons”. Nel XV secolo in Italia, divenne consuetudine per le famiglie nobili scambiarsi queste preziose scatole di confetti durante i fidanzamenti. Questa pratica si diffuse in tutta Europa, con l’aristocrazia francese sotto Luigi XIV che rese popolare il dono di elaborate “bonbonnières” come segno di gratitudine, fino al XIX secolo, quando con la produzione industriale, le bomboniere divennero più accessibili a tutte le classi sociali.
Le bomboniere contengono quasi sempre un numero dispari di confetti, in genere cinque, che simboleggiano fertilità, lunga vita, salute, ricchezza e felicità. Esistono le varianti con tre confetti che rappresentano la coppia e un figlio, o un singolo confetto a rappresentare l’indivisibilità della coppia.
La “bomboniera” può essere scelta tra un’ampia varietà di oggetti, che vanno da piccole figurine in porcellana e soprammobili in cristallo a oggetti utili per la casa. Con sempre maggior frequenza oggigiorno la scelta delle bomboniere ricade su soluzioni eco friendly: piccoli vasetti di miele o bottiglie di olio d’oliva o di vino, prodotti alimentari gourmet; oppure piantine grasse, aromatiche, bonsai, ecc. Si può optare anche per “bomboniere solidali”, per cui viene fatta una donazione a un’organizzazione benefica al posto di un regalo tradizionale, e gli invitati ricevono un biglietto che spiega la donazione.
Le bomboniere vengono solitamente presentate in confezioni decorative che includono un piccolo cartoncino con i nomi degli ospiti (ad esempio, la coppia che si sposa, il bambino che viene battezzato) e la data dell’evento. Tradizionalmente, le bomboniere venivano consegnate dopo che gli invitati avevano presentato i loro regali. Ora è più comune distribuirle alla fine del ricevimento, quando gli invitati se ne vanno, una bomboniera per ogni famiglia. Per i familiari piu stretti o i testimoni, solitamente le bomboniere potrebbero essere più significative o personalizzate. È utile avere qualche bomboniera in più a portata di mano per ospiti inattesi o regali dell’ultimo minuto.
In sintesi, l’usanza delle bomboniere è una tradizione che affonda le sue radici nel tempo, e sebbene lo stile delle bomboniere si sia evoluto, resta centrale il sentimento di gratitudine e ricordo che la pervade.


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